Per il nostro terzo appuntamento di presentazione dei nuovi partner di LITA Italia, oggi ospitiamo Laura Orestano, CEO di SocialFare.
L’innovazione sociale, driver di sviluppo
Tra purpose e innovazione, l’opportunità dell’impact
L’equity crowdfunding dedicato all’impact, necessario per il suo sviluppo
Non è la prima volta che parliamo di SocialFare ai nostri lettori; la novità è che adesso anche l’incubatore torinese noto per il suo focus sull’impatto positivo è ufficialmente tra i nostri partner. Si tratta di una partnership per noi molto significativa, non solo perché SocialFare è parte attiva del vivace ecosistema impact torinese ma anche in quanto è stato l’incubatore di Humus Job (una delle prime startup ad aver raccolto con successo su LITA Italia).
Per chi non vi conoscesse ancora, cos’è SocialFare e com’è nato?
SocialFare è un incubatore certificato MISE ed è l'unico Centro per l'Innovazione Sociale attivo in Italia. L'attività di SocialFare ha costruito un posizionamento unico: acceleratore di conoscenza ed economia a impatto sociale attraverso consulenza esperta a individui, comunità, PMI, PA, terzo settore e startup che sviluppino innovazione sociale (prodotti, servizi, modelli di innovazione per rispondere alle sfide sociali contemporanee) orientata alla generazione di nuove partnership, nuovi modelli, nuova impresa sostenibile e attrattiva per investimenti.
In due definizioni: impact design & impact entrepreneurship.
SocialFare è nata come impresa sociale srl nel 2013, grazie alla visione imprenditoriale ed innovativa della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo, socio fondatore. La missione è quella di accelerare conoscenza ed impresa a impatto sociale, consapevoli che l'innovazione sociale può essere driver di sviluppo grazie alla risposta innovativa e di imprenditorialità che cerca di dare alle sfide sociali contemporanee.
Quali sono le tipologie di startup e corporate che si rivolgono a voi?
Riceviamo circa 400 progetti all’anno e come consulenza circa 100 richieste all’anno. La geografia di provenienza è soprattutto italiana con un 10% di startup proveniente da altre nazioni europee. La tipologia di startup è early stage in settori edutech, culturale heritage, welfare, circular economy; le corporate provengono dal mondo bancario, assicurazione, servizi, IT, mobilità.
Quali sono i vostri punti di forza e di unicità?
La nostra unicità è la forte competenza di analisi e ricerca applicata e focalizzata a "esplorare, scoprire e definire" il valore sociale come motore di sviluppo economico. Le competenze ibride e diverse che si ritrovano all'interno del team di SocialFare permettono un approccio sistemico, soluzioni partecipate e evidenze di sostenibilità a medio-lungo termine.
Qual è il vostro purpose?
Il nostro purpose è trasformare la società in una società equa e sostenibile.
Cos’è per voi l’ecosistema dell’innovazione?
L'ecosistema dell'innovazione è per noi l'ambiente nel quale e con il quale sperimentare per un obiettivo comune, il miglioramento della vita delle persone e delle comunità. L'ecosistema deve essere per noi open source e partecipato.
Quali sono secondo voi le opportunità e le sfide più urgenti cui rispondere per migliorare l’ecosistema italiano dell’innovazione?
Vediamo tre sfide: convergenza di missione (anche in termini di rappresentanza ai tavoli decisionali nazionali), costruzione di sperimentazioni (locali e nazionali multi-stakeholder), attrazione di finanza impact (credito, equity, quasi-equity organizzati in un'offerta sistemica).
Quali i trend migliori da seguire?
Impact knowledge, impact enterprise, impact investing!
In LITA crediamo molto nella collaborazione per amplificare attività e valori comuni.
Come insegnate l’importanza delle partnership ai vostri incubati?
Li inseriamo subito in un contesto di collaborazione, il programma fa leva anche su peer-to-peer learning; inoltre supportiamo sinergie con i nostri mentor, advisor, CDA, e stakeholder vari. I casi e le esperienze che condividiamo sono tutti casi di collaborazione, partnership, sinergie virtuose e anche non riuscite, proprio per analizzare anche il peso valoriale in quanto ha funzionato o meno.
Qual è il vostro perché della partnership con LITA?
LITA per noi rappresenta un esempio di supporto – infrastrutturale, potremmo dire – allo sviluppo dell'impresa a impatto sociale grazie a strumenti e linguaggi contemporanei, questo per noi è importante. L’altro elemento di grande importanza è che il settore finanziario ha bisogno di queste modalità innovative per sviluppare un'offerta più articolata e più vicina a chi vuole creare impresa a impatto sociale. Per SocialFare questi due aspetti sono sinergici con la propria azione e quindi la partnership è di senso e non di vetrina.
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